Carcere per chi non salda tutte le rate del piano di rateizzazione del debito con l'INPS
A seguito di un'omissione contributiva, un imprenditore concorda un piano di rientro del debito con l'INPS, ma non versa tutte le rate dovute. La pena è il carcere, che secondo la Corte di Cassazione non è possibile convertire in pena pecuniaria.I giudici della Corte Suprema nella Sentenza n. 24900 del 15 giugno 2015 hanno sottolineato come, nel caso in specie, l'omissione contributiva sia parte di un debito più grande verso l'Istituto previdenziale, e le motivazioni addotte a difesa dell'imprenditore non reggono, essendo il fallimento intervenuto circa sei anni dopo il reato commesso. Pertanto, la pena cui è soggetto l'imprenditore non può essere convertita in semplice sanzione pecuniaria.