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Riduzione dell'orario di lavoro per i lavoratori prossimi alla pensione: pubblicato il decreto attuativo

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 115 del 18 maggio 2016 il Decreto 7 aprile 2016 del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, con il quale trova attuazione la misura prevista dell'art. 1, comma 284 della Legge di Stabilità 2016, che agevola la riduzione dell'orario di lavoro per i lavoratori prossimi alla pensione. Come noto, tale misura è rivolta ai lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato, che maturano entro il 31 dicembre 2018 il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia.

Firmata l'intesa per l'apprendistato duale tra Confindustria e CGIL, CISL e UIL

In data 18 maggio 2016 è stato firmato l'accordo interconfederale tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil che rende applicabili le novità della nuova disciplina dell'apprendistato duale, introdotte dal D.Lgs n. 81/2015 e regolamentate dal Decreto interministeriale 12 ottobre 2015.L'accordo disciplina in particolare il trattamento retributivo dell'apprendistato duale rimandando gli altri aspetti alle intese collettive nazionali.

Licenziamento per superamento del comporto e indicazione delle assenze nella lettera di recesso

Secondo la Corte di Cassazione nell'ipotesi di licenziamento per superamento del periodo di comporto il datore di lavoro non ha l'onere delle specificazione delle giornate di assenza del dipendente, ma se le indica, non può nel corso del giudizio riferirsi ad un periodo non considerato nel momento del recesso. In particolare, qualora sia stato contestato il superamento del periodo di comporto prolungato con ricaduta, l'addebito non può essere modificato, invocando il superamento di un diverso e minore periodo legato all'ipotesi di comporto breve. La Suprema Corte, con la Sentenza n.

Licenziabile per rimborsi carburante contraffatti anche se il ddl lo scopre a distanza di tempo

Con la Sentenza n. 10069 del 17 maggio 2016 la Corte di Cassazione è intervenuta in merito alla licenziabilità del dipendente che ha gonfiato gli importi del rimborso carburante, nello specifico caso in cui l'azienda scopra a distanza di tempo l'illecito.Nel caso prospettato la Suprema Corte ha sentenziato la liceità del licenziamento, in quanto non riconosciuto sproporzionato rispetto all'illecito e non sussiste la necessità della tempestività della contestazione e del conseguente recesso.

Licenziamento del quadro aziendale per inosservanza dell'orario di servizio

In tema di licenziamento per giusta causa, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente, a causa delle reiterate inosservanze dell'orario di servizio, in quanto è da ritenersi non contestata la circostanza che il contratto collettivo prevede per la categoria quadri una tabella di servizio di trentotto ore settimanali. In particolare la Suprema Corte, con la Sentenza n.

Valutazione rischi da agenti chimici: corretto il riferimento al manuale INAIL

La Commissione per gli interpelli sulla sicurezza sul lavoro, nell'Interpello n. 9 del 12 maggio 2016, in merito alla valutazione dei rischi da agenti chimici presenti sul luogo di lavoro ha chiarito che un valido riferimento a sostegno della valutazione di tale tipologia di rischi è il manuale operativo 'il rischio chimico per i lavoratori nei siti contaminati' redatto dall'INAIL nel 2014.

Sicurezza lavoro: come il committente si assicura della formazione dei lavoratori dell'affidatario

Con l'Interpello n. 7 del 12 maggio 2016 il Ministero del Lavoro è intervenuto in merito alla formazione dei lavoratori in ambito di sicurezza sul lavoro ed in particolare su come il committente o responsabile dei lavori possano assolvere al proprio obbligo di assicurarsi che l'impresa affidataria abbia correttamente formato i propri lavoratori (ex D.Lgs n.

Requisiti dimensionali: quando la prova del datore non è ammessa

In materia di attestazione dei requisiti dimensionali, la Corte di Cassazione ha chiarito che deve considerarsi non ammissibile l'allegazione delle visure camerali e delle attestazioni INPS al fine di certificare il requisito dimensionale, in una fase successiva alla costituzione nel primo grado di giudizio.Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n.

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