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Riduzione contributiva in edilizia per il 2015: in Gazzetta il decreto

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 28 del 4 febbraio 2016 il comunicato del Ministero del Lavoro relativo alla determinazione della riduzione contributiva in edilizia per l'anno 2015.Con tale comunicato il Ministero ricorda che, ai sensi del Decreto 1° dicembre 2015, è stata confermata, per l'anno 2015, la riduzione contributiva in edilizia nella misura dell'11,50%.

No al risarcimento al danno esistenziale per il ritardato pagamento dell'assegno di maternità

Secondo la Corte di Cassazione non sussistono gli estremi per il risarcimento al danno esistenziale nell'ipotesi in cui un soggetto lamenti il ritardo da parte dell'INPS nella corresponsione dell'assegno di maternità, con conseguenti difficoltà economiche che incidono negativamente sulla qualità della vita.Con la Sentenza n. 2217 del 4 febbraio 2016 la Corte ha chiarito che il risarcimento al danno esistenziale si configura soltanto nel caso in cui sussista la lesione di uno dei diritti garantiti costituzionalmente, come ad esempio, il diritto alla casa, allo studio, alla salute.

CIG in deroga: i chiarimenti del Ministero

Il Ministero del Lavoro, con la Circolare n. 4 del 2 febbraio 2016, fornisce chiarimenti in merito alla cassa integrazione in deroga (Decreto interministeriale n. 83473/2014) a seguito dell'entrata in vigore del decreto attuativo del Jobs Act di riordino degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto (D.Lgs n.

Cassazione: niente discriminazione delle donne nei licenziamenti in mobilità senza dati certi sulle lavoratrici licenziate

Con la Sentenza n. 2113 pubblicata il 3 febbraio 2016, la Corte di Cassazione è intervenuta in merito alla discriminazione di genere in caso di licenziamenti di donne nell'ambito delle procedure di mobilità.In particolare la Suprema Corte ha stabilito che non viene violata la parità uomo donna, qualora le lavoratrici licenziate non offrano dati certi sul numero dei licenziamenti 'al femminile', rispetto alla totalità della manodopera coinvolta dal licenziamento nell'ambito della procedura di mobilità.

Rettifica delle tabelle ACI, pubblicate in G.U.

Con Comunicato l'Agenzia delle Entrate ha reso noto che sono stati riscontrati errori nell'attribuzione del fringe benefit 2016 relativo ad alcuni autoveicoli alimentati a benzina - GPL fuori produzione (Supplemento Ordinario n. 66, G.U. n. 291 del 15 dicembre 2015).La rettifica e le tabelle corrette sono state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale 3 febbraio 2016, n. 27.

Sicurezza sul lavoro: il costruttore del macchinario risponde dell'infortunio

In materia di sicurezza e infortuni sul lavoro, la Corte di Cassazione ha condannato il costruttore di un macchinario per l'infortunio occorso al lavoratore dell'impresa acquirente. L'infortunio, avvenuto mentre gli operai trasportavano il macchinario mediante un supporto non idoneo a tale attività, ma venduto dal fornitore con il macchinario stesso, ha causato uno stop di 400 giorni al lavoratore.Nella Sentenza n.

Niente mobbing se la quantità ingente di lavoro si accumula per l'inadempienza del dipendente

Secondo la Corte di Cassazione le richieste del datore di lavoro e le contestazioni nei confronti del dipendente non integrano i caratteri dell'atteggiamento persecutorio, qualora l'ingente mole di lavoro si sia accumulata per l'inadempienza dello stesso lavoratore.La Suprema Corte, con la Sentenza n. 2116 del 3 febbraio 2016, ha statuito la piena legittimità delle sanzioni inflitte dal datore che non risultano discriminatorie, dal momento che sono dovute alla condotta poco collaborativa e negligente del dipendente.

Nessuna attenuante al datore se il risarcimento per l'infortunio non è congruo

In tema di infortunio sul lavoro, la Corte di Cassazione ha chiarito che non spetta alcuna attenuante al datore di lavoro condannato per lesioni personali colpose per l'incidente occorso al lavoratore, nel caso in cui il risarcimento corrisposto allo stesso non sia congruo. In particolare la Suprema Corte, con la Sentenza n. 4513 del 3 febbraio 2016, ha precisato che non può essere riconosciuta alcuna attenuante, in quanto compete al giudice stabilire la congruità del ristoro nelle diverse voci che la compongono, tanto patrimoniali quanto non patrimoniali.

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