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Legittimo il licenziamento del quadro che si ribella al dirigente

Con la Sentenza n. 22796 del 9 novembre 2016 la Corte di Cassazione è intervenuta nel merito della legittimità del licenziamento di un quadro, che ha tenuto comportamenti marcatamente ostili nei confronti di un suo superiore.Nello specifico la Suprema Corte ha stabilito come sia legittimo licenziare il quadro che abbia avuto atteggiamenti di palese insubordinazione nei confronti di manager dell'azienda, in quanto detto comportamento va a minare il rapporto fiduciario tra impresa e lavoratore.

Decreto legge fiscale: approvati gli emendamenti

Sono stati approvati dalle Commissioni bilancio e finanze della Camera gli emendamenti al Decreto fiscale (D.L. n. 193/2016).In particolare, le principali novità riguardano:lo spostamento dal 16 giugno al 30 giugno del termine per il versamento delle imposte derivanti da UNICO e IRAP;la possibilità di non uscire dal regime forfetario agevolato per chi supera le soglie di ricavi per importi fino a euro 15.000,00 pagando il 27% sull'eccedenza.

Il limite dei 15 dipendenti per la tutela reale va computato nell'anno precedente il licenziamento

In assenza di un chiaro riferimento temporale ex lege (prima della Fornero), il limite dei 15 dipendenti che fa scattare la tutela reale deve essere valutato su un arco temporale tale da accertare 'la normale occupazione', avendo quindi riguardo ad osservare un periodo di tempo congruo a valutare la concreta organizzazione produttiva in modo da configurare una ragionevole stabilizzazione occupazionale.La Corte di Cassazione, nella Sentenza n.

Detrazione per interventi di recupero edilizio e sisma bonus: bozza Finanziaria 2017

Come noto, recentemente il Consiglio dei ministri ha approvato il Disegno di Legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (c.d. Legge di Stabilità 2017).Tra le novità, il Disegno di Legge prevede la proroga della detrazione IRPEF prevista per i soggetti che sostengono spese per interventi di recupero edilizio di cui all'art. 16-bis, TUIR, alle condizioni previste per il 2016, ossia 50% della spesa nel limite massimo pari ad euro 96.000.È inoltre prevista la revisione della detrazione per gli interventi in zone sismiche.

Ammortizzatori sociali in deroga: indicazioni del Ministero del Lavoro

Il Ministero del Lavoro, Direzione generale Ammortizzatori sociali, interviene con la Circolare n. 34 del 4 novembre 2016 in materia di ammortizzatori sociali in deroga per fornire indicazioni riguardo alla possibilità per le Regioni e le Province autonome di derogare ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del DM n. 83473 del 1° agosto 2014 fino al 50% delle risorse loro assegnate introdotta dal D.Lgs n. 185/2016.Si ricorda che l'ampliamento della predetta possibilità di derogare per le Regioni e le Province autonome è prevista dal nuovo comma 6-bis dell'articolo 44 del D.Lgs n.

INL: precisazioni sull'installazione di impianti di localizzazione satellitare GPS su auto aziendali

Con la Circolare n. 2 del 7 novembre 2016, l'Ispettorato Nazionale del Lavoro è intervenuto per fornire chiarimenti in merito all'installazione di apparecchiature di localizzazione satellitare GPS su autovetture aziendali.Nella suddetta circolare viene chiarito che, in linea generale, i sistemi di geolocalizzazione rappresentano un elemento 'aggiunto' agli strumenti di lavoro e non vengono utilizzati in via primaria ed essenziale per l'esecuzione dell'attività lavorativa.

Cessione del ramo di azienda: licenziato per soppressione delle mansioni

In tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, la Corte di Cassazione ha statuito la legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente in ragione della soppressione delle sue mansioni a seguito della cessione del ramo di azienda. La Suprema Corte, con la Sentenza n. 22476 del 4 novembre 2016, ha sottolineato che il licenziamento è giustificato vista l'estinzione della posizione lavorativa, perché dopo la cessione non sono più previste le funzioni dell'interessato di progettazione e realizzazione di impianti.

Non basta il decorso del tempo e il TFR perché sussista il mutuo consenso nella risoluzione del rapporto

Con la Sentenza n. 22489 del 4 novembre 2016 la Corte di Cassazione è intervenuta in merito agli elementi necessari al tacito mutuo consenso alla risoluzione del rapporto di lavoro.In particolare la Suprema Corte ha affermato che: 'per aversi tacito mutuo consenso inteso a risolvere o, comunque, non proseguire il rapporto di lavoro non basta il mero decorso del tempo fra il licenziamento e l'impugnazione giudiziale, ma è necessario il concorso di ulteriori e significative circostanze della cui allegazione e prova è gravato il datore di lavoro'.

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