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Dirigente licenziato per occultamento di una perdita di bilancio

Secondo la Corte di Cassazione è pienamente legittimo il licenziamento del dirigente d'azienda che occulta una perdita di bilancio della società, partecipando alle attività di cosiddetta prefatturazione, a nulla rilevando il fatto che tale artificio contabile sia stato ispirato da dirigenti superiori.Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n.

Licenziamento: legittimo il secondo provvedimento se il primo è inefficace

La Corte di Cassazione ha ritenuto legittimo il secondo provvedimento di licenziamento adottato dall'azienda nei confronti del lavoratore nel momento in cui il primo atto è stato riconosciuto come invalido o inefficace, purché la motivazione differisca da quella iniziale.Nella Sentenza n. 11910 del 9 giugno 2015, la Suprema Corte ha infatti precisato che la diversa motivazione è condizione necessaria a poter legittimare il secondo atto espulsivo, in quanto fa sì che il secondo provvedimento sia del tutto autonomo e distinto rispetto al primo.

Addizionale comunale all'IRPEF 2014: aggiornato l'elenco

Il Ministero delle Finanze, con un Comunicato del 9 giugno 2015 pubblicato sul proprio portale, rende noto che è stato ripubblicato l'elenco riepilogativo delle aliquote e delle esenzioni dell'addizionale comunale all'IRPEF, applicabili per l'anno d'imposta 2014, aggiornato al 5 giugno 2015.L'elenco aggiornato è disponibile alla pagina: http://www.finanze.it/export/finanze/Per_conoscere_il_fisco/Fiscalita_locale/addirpefcom/aliquote/elenco2014.htm

Legittimo il licenziamento per assenza ingiustificata comunicato al domicilio noto del lavoratore

In materia di licenziamento per giusta causa, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente assente ingiustificato, nel caso in cui la lettera di contestazione di addebito e quella di licenziamento sono inviate all'indirizzo che il lavoratore ha indicato come suo domicilio, anche se nel frattempo ha cambiato residenza, e che vengono restituite al mittente per compiuta giacenza.Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n.

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